Allena l’empatia ma non diventare una spugna

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Allena l'empatia ma non diventare una spugna

Cos’è l’empatia e come ci aiuta nelle relazioni?

Sono quasi certo che tutte le volte che hai sentito parlare di empatia è stata associata alla stessa definizione: la capacità di mettersi nei panni degli altri. A dir la verità, è un’espressione che non amo tantissimo: penso sia incompleta e per certi versi fuorviante.

Se mi metto nei tuoi panni e vivo come se io fossi te, mi trovo nella condizione di sentire le tue emozioni, di vivere le tue stesse situazioni pur non provandole direttamente sulla mia pelle. Capisci bene che qualcosa non quadra dal momento che tu sei tu ed io sono io: due persone distinte, con due vite e due identità diverse.

Eppure, quante volte ti è capitato di arrivare al punto di star male nel veder soffrire una persona che ti è cara? Un amico, ad esempio, che sta vivendo un momento abbastanza complicato e stai male per lui.
Non hai bisogno di arrivare a soffrire, quasi a sacrificarti, per comprendere il dolore di qualcuno. Ho incontrato persone che vivono un periodo felice ma che arrivano a sentirsi in colpa e a star male perché, contemporaneamente, il loro partner attraversa giorni complessi.

Sebbene siamo abituati a pensare in modo “altruistico” e a prodigarci per il bene dell’altro, creare empatia in modo da sentire ed assorbire il malessere e il disagio degli altri non è sano. A lungo andare, ti fa diventare una spugna che assorbe il dolore che vivono le persone facendoti affondare nell’acqua sporca del tinello.

Tu stai male. Io sto male per te. Stiamo male insieme ma insieme caliamo a picco.

Cosa significa empatia, in chiave sana e positiva?

Il significato della parola empatia, infatti, deriva da en-pathos, cioè “sentire dentro”. Essere empatico vuol dire avere la capacità di comprendere la storia e lo stato d’animo dell’altra persona e di accoglierla, sospendendo qualsiasi giudizio di simpatia o di antipatia. Non si tratta quindi di una comprensione cognitiva, ma di far spazio dentro di sé per porre attenzione a cosa succede all’altro.

È a tutti gli effetti una competenza che si sviluppa nella relazione: avere capacità empatica non presuppone di entrare nell’altro, piuttosto stare con l’altro. Sviluppare un senso del rapporto in cui si è in grado di cogliere i bisogni altrui, le emozioni e le difficoltà che prova chi ti sta davanti ma mantenendone le distanze per non lasciarti travolgere.

Se ti sembra un discorso egoistico, è forse egoismo preservarsi pur provando compassione e aiutando chi si trova in difficoltà? Poniamo il caso in cui ti lasci travolgere dai problemi dei tuoi amici, di sentirli e viverli in prima persona. Come farai ad aiutarli e soprattutto, a furia di lasciarti trascinare in basso, chi aiuterà te a risalire?

È per questo motivo che credo sia meglio sviluppare ed allenare una capacità empatica sana, al fine di migliorare le tue relazioni e proteggere il tuo benessere.

Come allenare l’empatia e sviluppare un rapporto empatico

Per costruire un rapporto empatico, occorre prima di tutto rimanere centrati su se stessi. Impara a riconoscere prima di tutto le tue emozioni, a dar loro un nome, a distinguere ciò che appartiene a te da ciò che proviene dall’altra persona. È proprio per questo motivo che si parla spesso di intelligenza emotiva ed empatia: se una persona ti trasmette rabbia, tristezza o dolore, prendi consapevolezza del fatto che ciò che stai sentendo è totalmente tuo.

Si tratta della tua rabbia.
Si tratta della tua tristezza.
Si tratta del tuo dolore.

L’altra persona ti induce a rievocare stati d’animo che hai già vissuto o addirittura situazioni ancora aperte e vive dentro di te.
Prova a chiederti “Quand’è che mi sono sentito così?” per riconoscere tutto questo e riappropriatene, ritrovando nella memoria e nell’anima le esperienze che hai vissuto in passato ed in questo modo cogliere meglio cosa vive l’altro.

Conclusione

Per sviluppare empatia e comprendere meglio lo stato d’animo e i bisogni degli altri, occorre partire da sé.
Impegnati a riconoscere e a dare un nome a ciò che succede dentro di te e impara a non farti travolgere dal dolore altrui, per vivere l’opportunità di costruire relazioni più forti e di aiutare gli altri ma allo stesso tempo di proteggerti e di curare il tuo benessere.

Sebastiano Dato

Sebastiano Dato

Ho già aiutato centinaia di persone sensibili verso gli altri a sbloccarsi e aumentare l’autostima, per centrarsi su di sé senza sensi di colpa, affermarsi nelle relazioni e sentirsi riconosciute e gratificate.

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