“Sono stanco” – Come ritrovare la voglia di vivere

Tempo di lettura: 3 minuti

Come-ritrovare-la-voglia-di-vivere-e-l'entusiasmo-Coaching-Online-Sebastiano-Dato Come ritrovare la voglia di vivere quando ti senti spento?
Come riaccendere l’entusiasmo di vivere?

Sono stanco…” Ci sono periodi, più o meno transitori, in cui l’apatia prende il sopravvento e la voglia di vivere rinuncia ad accendersi. Questa situazione si riflette in tutte le sfere della vita: nei risultati professionali, nella qualità delle relazioni che porti avanti ma anche nel tuo stato emotivo e mentale (sorgendo pensieri fastidiosi che alimentano una visione negativa del mondo).
Vediamo insieme come recuperare la voglia di vivere.

Guarda l’episodio oppure, se preferisci, ascolta la versione audio alla fine della pagina. In alternativa, puoi leggere l’articolo.

“Non ho voglia di vivere”: una distinzione

Distinguiamo due casi in cui può mancare vitalità:

  1. Una situazione di sofferenza in cui il tempo di recupero delle ferite è necessariamente accompagnato dall’assenza di voglia di vivere. Il corpo ha bisogno di ritirarsi per distendere i muscoli e rilasciare, lentamente, tutte le tensioni. È dunque assolutamente normale sentire un basso livello energetico in tali situazioni e l’unica cosa che puoi fare è vivere la sofferenza, lasciandoti andare al dolore per poterti far guidare da esso verso il sorgere di una nuova vitalità.
  2. Una seconda situazione che riscontro frequentemente, in cui manca proprio l’entusiasmo nei confronti della quotidianità della vita.

Sono causa del mio stato d’animo

Per quest’ultimo caso, facciamo un’inversione! Invece di dire che non hai voglia di vivere, prova a ripetere a te stesso “Sto soffocando la mia voglia di vivere”. In sostanza, si tratta di smettere di pensare che la vitalità e l’entusiasmo siano forza lontane da te che un giorno ti risalteranno addosso a favore, invece, della tua presa di responsabilità ed affermare così che tu stesso sei causa della tua mancanza di voglia di vivere.

Ti sembra assurdo, vero? Beh, in realtà non lo è affatto! Se pensi al modo in cui porti avanti la tua vita, ti accorgerai molto probabilmente di vivere in una prigione di schemi, non solo comportamentali, ma soprattutto caratteriali, mentali, emotivi e relazionali.

Prova a pensare allo schema della persona perfetta: se ti appartiene, molte delle tue energie sono orientate a mostrare agli altri (e mantenere) l’immagine di una persona impeccabile, che non commette errori. Dimostrare debolezze o eventuali fianchi scoperti è inammissibile, e qualora dovesse essere commesso uno sbaglio subentrerebbe la frustrazione di aver compromesso i tuoi standard così alti.
Oppure, pensa alla persona perennemente gentile con tutti, pur ricevendo delle offese. Il suo sforzo tiene a bada la rabbia, la contiene e reprime.

Utilizzando tutte le proprie energie per mantenere l’immagine di facciata, è normale che poi ci si senta stanchi e che non si abbia voglia di vivere.
Tieni indosso una maschera, seppur pesante, che scherma tutto ciò che proviene dall’esterno ed impedisce a ciò che sorge dentro di te di fluire verso il mondo.

Riaccendi l’entusiasmo di vivere: togli la maschera

Vivere con una maschera è come sfilare al Carnevale di Rio con passi pesanti da marcia funebre. Un ritmo stancante che grava sulla mente e l’animo.

Togli la maschera. Prendi contatto con la realtà e vivi in modo congruente ai tuoi bisogni e al tuo modo di essere, in tutti i campi.

  • A livello professionale, non utilizzare la tua energia per spegnere i tuoi desideri soprattutto se attualmente fai un lavoro che non ti piace. Il tempo e gli sforzi che compi lamentandoti o accusando gli altri possono essere impiegati per migliorare la tua situazione lavorativa, investiti nella costruzione di valore per te e le persone che ti circondano.
  • Vivi le tue relazioni in modo autentico, correndo anche il rischio di dare o ricevere qualche “vaffa…” di troppo da parte di chi ti vorrebbe in un determinato modo. Lascia stare anche la paura di rimanere solipoiché il desiderio di autenticità sta diventando troppo forte: te lo dice il tuo corpo, te lo dicono le tue energie che stanno prosciugandosi e venendo meno.
  • A livello spirituale, infine, soffermati ad osservare attorno a te. Va’ a vedere l’alba, il tramonto, un cielo stellato sul mare; stupisciti e renditi conto di far parte di qualcosa di molto più grande e meravigliosamente incredibile.

La chiave è la pazienza

È necessario sviluppare pazienza, la virtù dei forti. Non è una trasformazione che avviene in un attimo, ma richiede tempi più o meno lunghi. Ciò non deve scoraggiarti: goditi questo percorso per riprendere la tua autenticità, integrità e sviluppare un’appartenenza vera rispetto al mondo.

Se vuoi essere accompagnato in questo tempo paziente, unisciti al nostro Training alla gioia e ogni mattina ti invierò una riflessione che possa stimolarti nella tua crescita personale. Per partecipare, mandami un messaggio Whatsapp con su scritto la parola “Consiglio” al numero 3293211971.

Ascolta “”Sono stanco” – Come ritrovare la voglia di vivere” su Spreaker.

Sebastiano Dato

Sebastiano Dato

Ho già aiutato centinaia di persone sensibili verso gli altri a sbloccarsi e aumentare l’autostima, per centrarsi su di sé senza sensi di colpa, affermarsi nelle relazioni e sentirsi riconosciute e gratificate.

6 risposte

    1. Buona sera… Il mio problema e questo… In efetti io sono una persona molto ottimista ironica autoironica molto sognatrice… pero non so come faccio nonostante il mio caratere molto solare (sono del segno leone) mi sono proprio persa….prima vedevo un miracolo in niente adesso se vedo il miracolo in se e come niente fosse non ho piu quelli stimoli che una volta mi facevano stare bene essere felice piena di vita anche se le cose non andavano bene ero sempre soridente adesso non sono piu cosi e vorrei tanto ritornare in me quella di una volta. Grazie

      1. Ciao Magdalena! A volte quello di “perdersi” è proprio un bisogno. Un modo che il nostro corpo ha per dirci “Fermati, ricomponiti. Non pensare sempre agli altri. Non usare tutte le energie per trovare per forza il bello. Mettiti in contatto anche con l’altra faccia della medaglia. Esistono entrambe. Vivile.”

        Risuona?

  1. Un altro che ti dice sorridendo “È colpa tua” e ti piazza in mano la frusta perché ti autoflagelli

    1. Affatto! Responsabilità è colpa sono due concetti diversi. Che poi prendersi le proprie responsabilità sia faticoso, è un altro discorso. Non sempre ciò che è bene corrisponde a ciò che ci si vuole sentire dire.

Commenta