Voglio essere felice – Lasciare che le cose accadano

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Voglio essere felice

“Voglio essere felice.” Cos’è la felicità?

La felicità è una cosa bellissima, uno stato dell’essere che rende vivi e riempie di gioia ed energia.
La felicità è una scelta che influenza il nostro modo di rapportarci con il mondo.
Lo psicoterapeuta Raffaele Morelli, in un suo video, dice che:

La felicità è come il sole, uno spazio interiore luminoso che spazza via qualsiasi identità.

Che cos’è, però la felicità? Sinceramente, non so dare una risposta. È un concetto antico, di cui si parla da secoli, ma mi chiedo chi mai possa darne una definizione univoca e condivisa da tutti.
Può essere concettualizzata la felicità, rappresentata attraverso le immagini o le metafore. Poi, però, è complicato definirla e metterla nero su bianco.

Allora ecco che forse la felicità è un fatto soggettivo: ognuno ne crea la propria visione e immagina un modo del tutto personale per essere felici.
Ciò che riflette la mia idea di felicità potrebbe non andar bene per te, non rappresentarti.

Alla luce di questo, cosa fare per essere felici? La ricerca ostinata di qualcosa che non si sa cosa sia, di cui non si conoscono forma, colore, profumo o suono, ha senso?
Credo che adoperarsi ossessivamente nella ricerca di una felicità sconosciuta e invisibile non permette di trovarla; al contrario, a furia di concentrarsi a volgere lo sguardo altrove ci si perde il calore del sole sulla pelle, l’odore dei fiori portato dal vento, il rumore del mare e tutto ciò che, inesorabile, accade attorno a noi.

Ci sono quindi degli accorgimenti da integrare nella propria vita per imparare ad essere felici.

La felicità non risiede al di fuori di te

Quando osservo le persone che sentono di essere felici, mi accorgo che basta veramente tornare a vivere con la stessa semplicità di quando eravamo piccoli per poter raggiungere l’ambito stato di felicità. I bambini piangono quando cadono e si fanno male, ma poi arriva la mamma che dice sorridendo “Non è niente!” e con un bacio magico sulla “bua” fa passare tutto. Si può tornare a giocare con gioia e in pochi minuti tutto viene dimenticato e lasciato alle spalle.

Gli adulti hanno mantenuto dentro questa capacità di tornare felici in pochi minuti, ma rimangono impantanati in un pensiero molto complesso che rende le cose troppo difficili. Ammirano la vita degli altri e provano invidia perché si sentono sfortunati a non esser come loro. Si concentrano sul possesso di una bella auto, dello smartphone di ultima generazione, delle scarpe più costose e dei successi più ambiziosi per colmare vuoti nella vita che essi stessi creano alimentando desideri che, in realtà, non corrispondono ad alcun bisogno.

Si scordano di essere, e così facendo inseguono un tipo di soddisfazione materiale che svanisce in un attimo e lascia subito posto a nuovi desideri, ancora più grandi. Tornano a sentirsi infelici e il ciclo ricomincia.

Quella materiale è una felicità fine a se stessa, che allontana dal contatto con la propria realtà interiore. Non occorre avere un uomo o una donna al proprio fianco per essere felici; non è necessario cambiare macchina, avere denaro e fama. Tutto ciò equivale a dire che non vai bene così come sei e che hai bisogno di diventare altro al di fuori di te stesso.
La tua natura è semplice, come lo è quella di ogni persona: tende genuinamente alla felicità e crea in modo spontaneo gli strumenti che ti servono, se solo lascerai che emerga.

Il segreto per essere felici è non fare

Una ragazza che ha seguito un percorso con me mi ha detto: “Io non voglio più soffrire, non voglio star male”. La mia risposta è stata “Mi stai dicendo che stai soffrendo e che stai male?”.

Troppe energie vengono spese per cercare di identificarsi con un’immagine che non rispecchia la propria. Se stai soffrendo, so che è doloroso ma non cedere subito alla tentazione di allontanarti dal tuo malessere. Accoglilo, contattalo, interrogalo, perché è lì che troverai le sorgenti della felicità.
L’idea che essere felici equivalga a trovarsi sempre in cima alle montagne russe e provare perennemente il massimo dell’eccitazione è una bugia. Nella vita ci sono gli alti e i bassi, sono presenti le emozioni piacevoli ma anche quelle più dure poiché ognuna di esse svolge la propria funzione vitale per la persona.

Allenati a rimanere in contatto con il presente per essere felice. Non devi fare nient’altro se non stare, con pienezza e consapevolezza, per lasciare che le cose avvengano. Tutti i pensieri negativi, la preoccupazione di non andare bene, i giudizi, i rimpianti del passato, le scuse e le giustificazioni ti affaticano e ti distraggono dal vivere nel qui e ora. Rimani immobile, senti cosa avviene nel tuo corpo, sulla tua pelle; dà un nome ed un significato a quello che provi senza giudicarlo, evitando di pensare se è giusto o sbagliato, di obbligarti a renderlo diverso. Sta semplicemente accadendo: lascia che nella tua immaginazione assuma nuove forme, che nascano colori e profumi che ti piacciono e rispecchiano la persona che sei.

Il passato è un momento che si è già realizzato e non puoi cambiarlo. Il futuro deve ancora avvenire e non puoi controllarlo. Il presente è l’unico momento in cui ti trovi e puoi vivere in contatto con te stesso e con il mondo.

Conclusione

Ognuno di noi ha la propria idea di felicità, unica, poiché diversi sono i bisogni di ciascuno. Affaticarti nella ricerca di qualcosa che ti renda felice ti distrae poiché la cosa più importante è imparare a rimanere in contatto con il momento presente, l’unico che puoi vivere. Se saprai accogliere ogni emozione e ti terrai pronto alla novità, attendendo e non complicando la vita, la tua autenticità potrà riemergere e qualcosa di bello accadrà e illuminerà la tua esistenza.

Qual è la tua personale visione della felicità? Scrivimelo in un messaggio Whatsapp al numero 3293211971 e raccontami come immagini essere una persona felice.

Sebastiano Dato

Sebastiano Dato

Ho già aiutato centinaia di persone sensibili verso gli altri a sbloccarsi e aumentare l’autostima, per centrarsi su di sé senza sensi di colpa, affermarsi nelle relazioni e sentirsi riconosciute e gratificate.

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