Qual è la relazione tra Adolescenti e Autoefficacia?
Come permettere agli Adolescenti di sviluppare sicurezza e determinazione?
Il binomio Adolescenti e Autoefficacia fa diretto riferimento al contesto familiare, scolastico e ricreativo che i teenager vivono quotidianamente. I continui stimoli che ricevono in questi ambienti possono influenzare profondamente la convinzione di riuscire a fare una determinata cosa e ottenere risultati positivi.
Per genitori, insegnanti ed educatori, quindi, è fondamentale approfondire la relazione che intercorre tra Adolescenti e Autoefficacia al fine di svolgere il proprio ruolo in maniera ottimale. Con le giuste strategie, i giovani potranno trarre maggiori benefici dall’azione educativa e costruire un carattere forte, risoluto e determinato.
Adolescenti e Autoefficacia nel contesto familiare
In primo luogo, è proprio la famiglia a far vivere le esperienze che condizioneranno l’Autoefficacia dell’adolescente. Compito dei genitori è incoraggiare i figli a intraprendere nuove attività e spingerli a imboccare la strada verso la soddisfazione delle esigenze personali (tenendo sempre presente la differenza con ciò che si desidera per loro), ponendo così le basi solide per il futuro.
Gli Adolescenti hanno bisogno di nuovi strumenti per essere sempre più curiosi, esplorare e soddisfare la loro sete di conoscenza e di esperienze. Un percorso sfidante, con tappe sempre più complesse, aiuta a costruire una serie di successi importanti che consolidano la sicurezza che un ragazzo nutre in se stesso e nelle proprie capacità.
Persuasione Verbale e di come agisca nel determinare la convinzione di farcela e di riuscire. Bene, durante l’adolescenza i ragazzi hanno bisogno di sentire tutto il supporto possibile e di essere sostenuti tramite parole incoraggianti… motivanti, appunto.
Dire “Sei bella” oppure “Sei bravo” è giusto, ma si tratta pur sempre di un’etichetta come tante. E se il ragazzo per cui tua figlia ha una cotta non la trovasse bella? Cosa accade se per una volta tuo figlio è “meno bravo”? Attento: frasi di questo tipo vanno bene, ma l’Autoefficacia va alimentata in ben altro modo. Occorre motivare al raggiungimento di un obiettivo, mostrare dei modelli di comportamento e di azione positivi e di successo, rievocare il ricordo di traguardi già raggiunti.
Va anche prevista una risposta efficace in caso di risultato negativo o di mancato raggiungimento di un obiettivo. Se tuo figlio porta a casa un voto al di sotto della media scolastica, evita il dramma. Cerca invece di mantenere un atteggiamento propositivo e accetta tu per primo “il risultato”, rilevando gli aspetti da potenziare ed evidenziando i punti di forza per fare meglio la volta successiva.
Adolescenti e Autoefficacia nel contesto scolastico
A proposito di scuola, molti genitori si lasciano influenzare dalla convinzione che avere uno studente modello come figlio sia la chiave per ottenere il successo in età adulta. Studiare è importante ed è la base, senza alcun dubbio! Ma siamo sicuro che una vita basata esclusivamente sulla pressione dei voti scolastici sia davvero utile agli adolescenti?
Un esempio pratico: Simone (nome fittizio) è padre di un ragazzo liceale che si impegna molto nello studio, portando a casa voti molto alti. Durante una sessione di Coaching, mi racconta di un commento del professore di Latino all’incontro a scuola per le pagelle del primo quadrimestre: “Suo figlio ha 8 – disse – ma sono deluso… potrebbe fare di più!”. Giorgio entrò subito in sintonia con la delusione del professore e rincarò la dose sul figlio, tralasciando del tutto il risultato di per se già eccellente (parliamo solo del primo quadrimestre!!!) e soffermandosi sul fatto che non faccia abbastanza, che deve studiare di più, che l’avrebbe messo ai ferri stretti.
Giorgio in quel periodo soffriva per l’insicurezza del figlio nel relazionarsi con i coetanei… e vorrei ben vedere!
Quel ragazzo viveva costantemente le attese della famiglia, dei suoi professori e… le sue aspettative verso se stesso! Tutto questo lo aveva reso insicuro, lo costringeva a vivere in preda all’ansia e alla perenne paura di commettere un errore. Socializzava soltanto con poche persone fidate e non era solito esporsi, soprattutto in classe di fronte ai compagni.
Essere in grado di costruire relazioni è un’ottima fonte per lo sviluppo del senso di Autoefficacia. Conoscere persone nuove, far parte di un gruppo, svolgere delle attività con gli amici: sono tutte attività che rendono gli adolescenti più sicuri e fiduciosi verso le loro capacità. Credere nel proprio valore spinge ad uscire fuori dal guscio, a condividere e costruire interazioni, mostrando a se stessi e al mondo di essere una persona degna di essere incontrata e conosciuta.