Cosa fare se vivi in una famiglia tossica?
Già in passato ci siamo occupati di relazioni tossiche, capendo come riconoscere e allontanare le persone che non ci fanno procedere sul nostro percorso di vita.
Quando è il contesto familiare ad essere tossico, però, come ci si può comportare? Diventa infatti difficile riconoscere una dinamica velenosa all’interno della propria famiglia poiché i legami affettivi possono facilmente confonderci e disorientarci, offuscando la consapevolezza.
Capiamo meglio come comportarsi quando si hanno delle relazioni tossiche in famiglia.
Puoi vedere il video qui di seguito oppure ascoltare la versione podcast in cima alla pagina. Nell’articolo, trovi un riassunto degli argomenti affrontati e il minuto in cui ritrovarli per approfondire.
Non sono le persone tossiche
1:36 – È il rapporto ad essere tossico. Sebbene si è spesso portati ad etichettare la persona, a parlare di genitori tossici o parenti tossici, andare oltre il giudizio permette di osservare il comportamento dell’altro e le sue possibili ragioni (ad esempio, non ha mai imparato un modo diverso di agire perché nessuno glielo ha insegnato).
I possibili meccanismi che rendono una relazione tossica sono:
- la manipolazione, quando ad esempio una persona che amiamo ci dice “Mi aspettavo di meglio”, instillando in noi il senso di colpa;
- l’iperprotezione, tipica di chi, per trasmettere sicurezza, pone l’altro sotto una campana di vetro creando dipendenza relazionale;
- la tendenza a sminuire i problemi, evitando di parlare delle soluzioni. Ciò fa sentire non ascoltati e non sostenuti;
- il giudizio, distruttivo e ripetuto, che fa sentire inferiori e colpevoli. Nel tempo la persona giudicata coltiva rabbia dentro di sé che può esplodere un giorno nella forma del conflitto.
- fare terra bruciata, mettendo tutta la famiglia contro e creando isolamento attorno alla persona che ne è vittima.
Un contesto familiare tossico ti frena
6:47 – Le relazioni tossiche rappresentano una zavorra. Al contrario delle relazioni sane che sostengono, i rapporti tossici tengono ancorati alla propria condizione, tarpando le ali dei desideri e creando le condizioni interne che ti impediscono di raggiungere gli obiettivi.
Quali sono, dunque, le soluzioni da mettere in atto con i parenti tossici?
1 – Riconoscimento
8:35 – Riconosci il comportamento tossico per la tua vita. È questo il primo passo, partendo dal fatto che un padre può arrivare a manipolare e un fratello può trarti in inganno. Ti propongo tre domande:
Come stai?
Se ti osservi in questi rapporti dall’esterno, che cosa vedi?
Cosa dicono le persone fidate a riguardo?
2 – Non c’è nulla per cui sentirsi in colpa
10:30 – Non hai colpe. Se hai attribuito a te le cause del comportamento degli altri per tanto tempo, lo posso comprendere. Tuttavia, non c’è nulla di sbagliato in te. Molto probabilmente, le persone stanno ripetendo un copione che loro stessi hanno vissuto.
Prova ad inserire un elemento di novità per permettere al sistema di funzionare diversamente.
3 – Che ruolo hai in famiglia?
12:30 – Considera la tua posizione in famiglia. Ci sono madri, infatti, che invadono costantemente la vita dei propri figli sebbene siano adulti. Così come ci sono figli che, nonostante abbiano creato la propria famiglia, vivono per la mamma, le sue coccole, trascurando il proprio matrimonio.
Qual è il tuo ruolo? Quale quello degli altri membri della famiglia?
4 – Infine, taglia il cordone ombelicale
15:30 – Forse è il caso di lasciar andare. Qualora i tre punti precedenti non siano utili, pensa al tuo bene e valuta se tagliare o meno con quella persona o quel contesto. Poni dei confini chiari che tengano fuori l’altro dalla zona che tende a invadere nella tua vita.
Conclusione
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Se desideri iniziare un cammino di consapevolezza sui tuoi rapporti, per rielaborare le relazioni tossiche e far prendere il volo alla tua vita, scopri il percorso che ho da proporti.
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5 risposte
Fardello pesante da accettare e rielaborare durante tutta la vita fino a renderlo più sostenibile così da poter prendere il volo come un cigno
Hai proprio ragione Ros!
Avete pubblicato qualche articolo dedicato a persone che instaurano solo relazioni tossiche sia in famiglia che fuori dalla famiglia e, invece, sono convinte che tutti gli altri siano irriconoscenti e ingrati e dovrebbero volergli bene e aiutarlo anche se si comporta in modo spregevole con tutti (aggressivo, ostile, offensivo) e pensa che essere gentili e rispettosi sia un comportamento “subdolo” e ipocrita?
Se fosse così vorrei provare a farglielo leggere.
Grazie
Avete pubblicato qualche articolo dedicato e indirizzato alle persone che instaurano solo relazioni tossiche sia in famiglia che fuori dalla famiglia e non riescono o vogliono rendersene conto?
Se fosse così vorrei provare a farlo leggere a un mio familiare molto stretto.
Lui è convinto, invece, che tutti gli altri siano irriconoscenti e ingrati e dovrebbero volergli bene e aiutarlo anche se si comporta in modo spregevole con tutti (aggressivo, ostile, offensivo, manipolatore) e pensa che essere gentili e rispettosi sia un comportamento “subdolo” e ipocrita.
Sono anni che tento di farglielo capire.
Ho provato a farlo parlare con un professionista (e, come me, familiari, amici e conoscenti …questi ultimi alla fine si sono allontanati), ma non è un’opzione che prende in considerazione.
La vita in famiglia negli ultimi anni è diventata sempre più insostenibile e malsana.
È un veleno che sta distruggendo la nostra famiglia e danneggiando le nostre vite.
Quando ero più giovane percepivo qualcosa che non andava e avevo adottato le contromisure che un adolescente può scegliere (chiudersi, non parlare in famiglia, assentarsi il più possibile), ma alla lunga mi ha tolto tanto e sta iniziando anche a influenzare e danneggiare la nuova (splendida) famiglia che io e la mia meravigliosa (e paziente) compagna abbiamo creato.
Grazie
Roberto
Salve Roberto! Mi spiace intanto che questa situazione in famiglia sia diventata così dura da sostenere…
Mi sembra che questo familiare abbia la sua visione del mondo e non sia disposto a cambiarla. Ed è per questo che può avere la sensazione che non voglia farsi aiutare (di fatto, pare sia così visto che avete già parlato con un professionista).
Provi a cambiare strategia. Restituisca empatia più che tentare di cambiarlo.