Per uscire dall’insoddisfazione impara a riconoscere i tuoi VERI bisogni

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Emozioni e bisogni, sta tutto qui: ciò che sentiamo è la bussola che ci dice di cosa abbiamo necessità in questo momento e in questo periodo della nostra vita. Spesso, però, scambiamo i bisogni con le strategie per soddisfarli, la soluzione per il problema. Impariamo allora a distinguere i veri bisogni dai falsi bisogni per uscire dall’insoddisfazione e ritrovare la nostra direzione verso l’armonia e la pienezza.

Il bisogno di condivisione, ad esempio, può essere visto sotto diversi punti di vista.

Condividere significa mettere in comune con l’altro, e al di là del fatto che siamo naturalmente portati a fare questo, hai mai provato a chiederti cosa ti spinge a voler condividere con l’altro?

Nello specifico, a cosa ti serve condividere con l’altro?

Certo, potresti anche dirmi: “Non è che tutto deve avere una funzione. Sento il bisogno di condividere perchè condividere è bello”. È vero, ma proprio perché è bello, potrei chiederti: “A cosa ti serve quella bellezza?”.

Per alcune persone aprirsi è una forzatura: è difficile, e non tutti infatti riescono a condividere. Ma se è vero che un bisogno ha la caratteristica di essere universale, dovremmo poter dire che una persona negli Stati Uniti, una nella Papua Nuova Guinea e una in Cina sentono lo stesso bisogno di condivisione… eppure non è così!

Forse allora si sta facendo confusione, e condividere non è un bisogno ma la strategia per soddisfarne un altro.

Bisogna distinguere tra bisogni e le strategie per soddisfarli

  • Se si ha bisogno di sopravvivenza, la strategia è la condivisione delle risorse per riuscirci.
  • Se si ha bisogno di crescita, la strategia è condividere conoscenze.
  • Se si ha bisogno di supporto, di sostegno e accoglienza, condividiamo con l’altro il nostro stato d’animo.

Come vedi, è tutta una questione di bisogni che vengono soddisfatti attraverso la strategia della condivisione.

Per questo è importante comprendere la differenza tra veri bisogni e falsi bisogni (le strategie).
Se ti capita di pensare “Di questa cosa, non ho nessuno con cui parlarne” ti incastri nella necessità di parlare con qualcuno di ciò che vivi: se non c’è nessuno ad ascoltarti, provi insoddisfazione. Occorre però comprendere non tanto con chi parlarne, ma qual è il bisogno che sta alla base della spinta a condividere.

È una riflessione che puoi e devi fare anche al contrario. Ad esempio, quando ti raccontano qualcosa e parti in quarta con dei consigli.

Alt, calmati, fermati: qual è il bisogno dell’altra persona in quel momento?

Probabilmente non voleva delle soluzioni. Magari voleva solo essere ascoltata, aveva bisogno di connessione, di empatia, di sostegno e accoglienza. Ed ecco perché a volte si danno consigli e si finisce per essere aggrediti.
Come vedi, anche in questo caso la condivisione diventa uno strumento per poter arrivare a soddisfare un bisogno. Ed è quello che va ascoltato.

Bisogno di relazione e dipendenza

Ovviamente, distinguere tra bisogni e strategie non deve portare a cadere nella dipendenza affettiva e nel mero uso dei rapporti per soddisfare i propri vuoti e le proprie necessità.

Il bisogno di relazione ti mette già nei confronti dell’altro con un’esigenza: la tua libertà sta nel fatto di avere la responsabilità di scegliere le persone con cui vuoi o non vuoi stare.

Il bisogno di relazione, di connessione, diventa dipendenza quando lo leghi a una persona specifica. L’essere umano infatti sceglie i propri rapporti sulla base di preferenze.
Ma quando il bisogno di relazione si attacca ad una persona, come unica condizione per essere soddisfatto, diventa attaccamento.

Passi da “Ho bisogno di relazioni” a “Ho bisogno di te”.

Ti lascio con una domanda che ti porterà a riflettere: “Ho bisogno di te” è un bisogno?
Fammi sapere nei commenti cosa ne pensi. 

Sebastiano Dato

Sebastiano Dato

Ho già aiutato centinaia di persone sensibili verso gli altri a sbloccarsi e aumentare l’autostima, per centrarsi su di sé senza sensi di colpa, affermarsi nelle relazioni e sentirsi riconosciute e gratificate.

3 risposte

  1. GRAZIE sebastiano, cosa ne penso? Penso che “aver bisogno di te” può andar bene fino ad un certo punto..perché come dici tu a lungo andare diventa attaccamento e non e più un condividere un vero bisogno ….penso che quando hai bisogno,in questo articolo tu parli di condivisione ed e bellissimo ,però uno lo può usare sia in positivo,come ad esempio senti talmente forte l’amore per l’altro che sei spinta ad aiutarlo in quello che necessita studiare pigliare il pesce etc.pero si puo utilizzare anche in negativo ed e molto più subdola la cosa….apparentemente condivido con te quello che necessiti ma dentro di me e tutto in messa in scena le intenzioni sono false perché il mio bisogno non e più di aiutare ma di farmi vedere come sono bravo vedi che nessuno si prende cura etc questo e più metterti in vista lodarti da solo vantarti che sei qualcuno . Penso che nei veri bisogni la base sta molta umiltà tu lo vuoi fare vuoi condividere un pezzo della tua vita perché ci credi nell’amore che vive in te …invece dall’altro canto primeggia l’orgoglio la vanità etc…poi ce laltra parte che vorresti condividere ma mi vergogno qui ce un altro lavoro personale da fare…insomma penso che i bisogni che una persona sente sono tanti sta il fatto del saper discernere per non entrare nella trappola del so fare tutto io , se non ci fossi io, ai visto nessuno e andato da Tizio aveva proprio bisogno etc.etc…..Discernere bene i bisogni che necessiti rende la persona libera felice vera , umile forte rimane se stessa…non si lascia coinvolgere in un miscuglio vizioso decide e rimane ferma sulle proprio convinzioni fare del bene all’altro e un bisogno fondamentale che in automatico riempie il proprio cuore di vera gratitudine…GRAZIE Sebastiano questa e la mia esperienza a viverla e più profonda che scriverla ma ho cercato ciao e GRAZIE

    1. GRAZIE a te perché mi dai spunti di riflessioni ne o bisogno in certi momenti di essere spronata e messa di fronte a me stessa..GRAZIE buon fine anno e felice inizio …GRAZIE

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