Sensi di colpa: come superarli?
Il senso di colpa è uno stato d’animo molto invasivo. Si tratta di un’emozione che occupa infatti tanti ambiti della nostra vita: una persona può sentirsi in colpa per non aver frenato la lingua in una discussione, oppure per non aver fatto abbastanza a lavoro, ad esempio. Se protratto nel tempo, può davvero diventare frustrante e bloccare la nostra realizzazione personale.
Partiamo allora da che cos’è per arrivare a scoprire come liberarsi dal senso di colpa.
Ti lascio il video di cui puoi trovare la versione podcast da ascoltare in fondo alla pagina. In alternativa, puoi leggere l’articolo.
Che cos’è il senso di colpa
Il senso di colpa è uno stato d’animo che comporta l’auto-rimprovero e l’auto-punizione. Avendo a che fare con il proprio sentire, va da sé che il senso di colpa è soggettivo in quanto tumulto interiore, e che non può dunque coincidere con il concetto di colpa inteso in senso giuridico o morale.
Possiamo parlare di senso di colpa su due livelli differenti.
1. Il senso di colpa per qualcosa che fai o dici
Il senso di colpa per un errore commesso. Un danno o un’offesa con le tue azioni o parole: ci rifacciamo qui ad un illecito etico, morale o circoscritto alla sfera dell’affettività che fa nascere dentro di te tale stato d’animo. Per esempio: hai sbadatamente spifferato un segreto che ti aveva rivelato un amico, mettendolo così in difficoltà. Ciò ti fa sentire in colpa.
Fin qui tutto fila liscio: ad errore, puoi riparare con delle azioni compensative e rimediare. Il senso di colpa dura così pochi giorni o, addirittura, pochi minuti.
Quando invece ti fissi nel senso di colpa rimuginando, rimproverandoti e punendoti, piombi in uno stato di introspezione in cui rimani bloccato: a furia di guardarti dentro, non sei più in grado di accorgerti dell’altro e di poter così fare qualcosa per lui.
Spesso dietro alla fissazione nella colpa si cela qualche forma di buonismo, come a dire che è tramite il rimprovero che si ha la conferma di non aver fatto qualcosa intenzionalmente e che si è buoni. In realtà, basterebbe aprire seriamente il cuore e amorevolmente chiedersi di cosa abbia bisogno l’altro rispetto a ciò che hai fatto o non fatto e agire di conseguenza. Pre-occuparti della persona verso cui provi sensi di colpa.
Permettimi solo un ultimo appunto su questo: prodigarsi a voler riparare non equivale ad annullarsi. Molti genitori, ad esempio, quando provano il senso di colpa verso i figli adolescenti diventano totalmente permissivi azzerando la loro funzione di educatori. In realtà, il ruolo educativo consiste anche nel porre dei confini, dei limiti, ed è il ragazzo stesso ad averne bisogno; lasciarlo invece all’autogestione lo disorienta e produce l’effetto contrario.
2. Il senso di colpa che censura i tuoi pensieri
Il senso di colpa per aver solo minimamente pensato di fare qualcosa. Si tratta di quella censura verso ciò che si vorrebbe fare poiché va contro ciò che si dovrebbe fare. Il solo pensiero di dar voce ai propri desideri risulta illecito poiché violerebbe le norme e le regole che sono state apprese nel tempo, trasmesse dalla famiglia, dalla cultura, dalla società, dal gruppo di amici.
Tale senso di colpa inibisce la tua autenticità. È un blocco imposto ai tuoi bisogni e desideri, impedendo le azioni che possano permetterti di esprimere il tuo modo di essere. Al contrario, utilizzerai tutte le energie per reprimere l’eccitazione e i tuoi stimoli poiché ritenuti illeciti.
Se ci fermiamo a riflettere, però, cos’è che realmente inibisce il senso di colpa? La risposta è una: la rabbia. Quelle stesse regole che forzatamente rispetti non sono state mai da te accettate totalmente: così, è sempre latente quel desiderio di ribellarti, trasgredire, per poter finalmente rompere uno schema imposto dall’esterno e che diventa sempre più stretto da vivere.
Perché avviene ciò? Per la paura. Si è spaventati non tanto di non rispettare le regole ma di scavalcare l’autorità stessa che le ha trasmesse. Un uomo che non piange non vuole mostrarsi debole rispetto all’ideale trasmesso dal padre. Una figlia servizievole non desidera essere vista come una screanzata dai genitori che non le hanno fatto mancare niente, e va da loro a pranzo la domenica controvoglia.
Tutti abbiamo il bisogno di essere accettati, stimati e riconosciuti. Non c’è niente da fare. La paura di essere rifiutati porta però a contenere la propria rabbia ribelle all’autorità e ad autoinfliggersela sotto forma di colpa, che prende lo stomaco per poi capillarizzarsi inibendo le proprie intenzioni autentiche.
Come superare il senso di colpa e libersene?
Vediamo alcuni step per liberarsi dal senso di colpa.
- Il primo passo è sentire il senso di colpa. Occorre avvertirlo a livello corporeo, localizzarlo, riconoscerlo e accettarlo così com’è, senza giudizi.
- Chiediti “Di cosa ho bisogno?“. Prendi consapevolezza della distinzione tra ciò che dovresti fare, imposto dall’esterno, è ciò che invece vorresti fare, che spinge dall’interno.
- Altra domanda da farti: “Se assecondo il mio bisogno, faccio del male a qualcuno?“. Molto spesso si presumono risultati catastrofici che poi, nell’atto di immaginarli, non assumono alcuna forma. È solo la paura a prendere il sopravvento.
- Quando lo senti, osserva il tuo blocco. Accresci la consapevolezza rispetto a ciò che succede dentro di te e impara a fare discernimento tra gli schemi imposti e le spinte ad essere te stesso.
Conclusione
Concludo chiedendoti di condividere la tua esperienza. Ci sono dei sensi di colpa che ti perseguitano? Come li stai affrontando? Raccontamelo mandandomi un messaggio Whatsapp al 3293211971.
Se vuoi ricevere ogni mattina un messaggio con una riflessione che possa aiutarti nel tuo percorso di crescita personale, scrivimi su Whatsapp allo stesso numero inviandomi la parola “Consiglio”.
Se infine vuoi iniziare un percorso per liberarti dal senso di colpa, lavora insieme a me! Ti accompagnerò verso nuovi sentieri della tua vita e durante il viaggio potrai imparare a sentirti una persona libera, indipendente e pienamente realizzata.
Ascolta “Come superare il senso di colpa e liberarsene” su Spreaker.