Non avere senso di umanità annienterà l’uomo

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Non avere senso di umanità annienterà l'uomo

Sembra quasi che il sentimento comune al giorno d’oggi sia non avere umanità.

Abbiamo infatti assistito a due eventi nell’agosto 2018, tra i più discussi, in cui le parole chiave sono state assenza di senso di umanitànegligenza: il crollo del ponte Morandi a Genova e il blocco alla nave Diciotti durato più giorni nel far sbarcare più di 130 migranti a bordo.

Si tratta di negligenza perché a venir meno è il sentimento di umanità, inteso come amore nei confronti dei propri simili; non c’è attenzione per l’altro, né capacità di accoglierlo o incontrarlo. Ciò è semplicemente la traduzione di un amor proprio scarsamente, se non del tutto, nutrito e curato.

Se manca il sentimento di umanità, l’uomo crea un nemico

E così, troppe sono le energie usate per creare un nemico. Non riuscendo a utilizzarle al meglio per crescere ed evolvere, così come vuole la naturale predisposizione umana, esse sono orientate verso un capro espiatorio, un nemico ricercato o molto spesso creato al solo scopo di abbatterlo.
Ne risulta la non curanza e la scarsa attenzione verso la vita in sé, con un’inevitabile deriva verso l’annientamento della medesima.

Non attenzione alla vita e alla sua dignità è ciò a cui stiamo assistendo, che nella lotta si trasforma facilmente in assenza di auto-preservazione dell’uomo stesso. Il conflitto qui ne è la massima espressione.

Agosto è stato un mese in cui ho provato rabbia, tristezza, dolore e indignazione. Non mi sono riconosciuto in ciò che vedevo e ho vissuto un attimo in cui temevo di smarrire me stesso.
Credo che non si possa reagire diversamente di fronte all’empatia nulla dei giornalisti di fronte alle telecamere, i quali hanno mostrato più volte gli abitanti genovesi come si fa con gli animali in uno spettacolo allo zoo. “Guardate, stanno cenando fuori, mangiano un panino seduti per strada” hanno detto, infischiandosene altamente del loro dolore, spiattellato in nazional visione senza alcun senso di umanità né rispetto per esso.

È a questo che andiamo incontro?

Ma nell’emergenza riemerge il senso di umanità

Torniamo umani solo nell’emergenza. Negli estremi del segmento della vita. Infatti, è solo quando sprofondiamo nel dolore oppure quando viviamo l’eccitazione massima che ci accorgiamo di essere non solo vivi, ma persino umanizzati, in grado di rispecchiarsi nell’altro, incontrarsi e ricongiungersi come persone, in nome di quella caratteristica propria dell’uomo che è l’empatia nel dolore e nella gioia.

Tutto questo però non può bastare. Non possiamo scordarci di tutto e di tutti vivendo in mezzo perché proprio lo spazio tra gli estremi rappresenta il flusso della vita.
Non possiamo più essere negligenti nei confronti dei pericoli di ogni “ponte”, sia esso fatto di cemento, sia esso il mare o sia esso la terra stessa. Così facendo, il destino è già segnato e la gioia diventa un miraggio che si allontana sempre più.

Lottiamo all’esterno le battaglie che abbiamo all’interno

Le lotte che porti avanti sono una proiezione delle lotte interne. Quei conflitti che combatti a spada tratta, in nome dei tuoi valori e contro quelli altrui, derivano dalla mancata pacificazione dei tuoi conflitti interni. Così, invece di risolverli e di raggiungere uno stato di equilibrio, li porti fuori e sfoderi le tue armi contro l’altro, per cambiarlo o per cambiare la sua idea.
Odio. Rabbia. Rancore. Risentimento. Sono queste le fiamme che bruciano l’anima e riducono la vita, in quanto fatta di relazione, in cenere. Lascia perdere.

Ti chiedo, allora: quali sono le lotte che porti avanti? Stai combattendo i conflitti dentro di te per rimanere in cammino sulla via maestra della vita, oppure ti stai aggrovigliando nell’ostinazione di lottare contro gli altri?
Smetti di volgere lo sguardo all’esterno e concentrati ad osservare dentro di te per pacificare la tua di anima.

Scrivimi su Whatsapp al 3293211971 per raccontarmi dei tuoi conflitti e ogni giorno di invierò una riflessione per aiutarti a pacificare le tue lotte interne.

Ascolta “Non avere senso di umanità annienterà l'uomo” su Spreaker.

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Sebastiano Dato

Ho già aiutato centinaia di persone sensibili verso gli altri a sbloccarsi e aumentare l’autostima, per centrarsi su di sé senza sensi di colpa, affermarsi nelle relazioni e sentirsi riconosciute e gratificate.

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