Timidi e introversi: niente di sbagliato nel proprio modo di essere

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Timidi e introversi: niente di sbagliato nel proprio modo di essere

Timidi e introversi, due concetti differenti che non coincidono

Molto spesso si associa la timidezza all’introversione, come se fossero sovrapponibili ma di fatto facendo una gran bella confusione: ad esempio, sento alternare frasi come “Sono timido” o “Sono introverso, e la cosa mi infastidisce” in modo intercambiabile.

In questo articolo voglio chiarire le differenze tra questi due modi di essere ma soprattutto voglio far passare il messaggio che non c’è nulle di sbagliato nell’essere una persona introversa.
Puoi leggere l’articolo oppure guardare il video. Trovi anche una versione podcast in fondo alla pagina.

Introversi ed Estroversi, per iniziare

L’estroversione e l’introversione sono due tipi di comportamento delle persone. Essere estroversi significa avere una tendenza predominante ad aprirsi con gli altri, a cercare il confronto di idee e punti di vista, persino a ragionare a voce alta e cambiare in corso d’opera la propria opinione.

Il comportamento opposto all’estroversione non è la timidezza, bensì l’introversione. Una persona introversa tende a stabilire un contatto verso l’interno, con la parte di sé più intima; predilige l’osservazione, l’ascolto e la riflessione per poi esprimere la propria visione in modo preciso, specifico e puntuale.
NB: l’atteggiamento riflessivo non corrisponde alla chiusura, ma al contrario è un modo di essere coinvolti e partecipi.

Cos’è la timidezza e perché si è timidi?

La timidezza è accompagnata da una sensazione di fastidio e difficoltà. È uno stato che subentra quando si desidera fare qualcosa ma ci si blocca, come se una forza inibisse l’azione da compiere. Tutto ciò perché entra in gioco la paura, e si reagisce arrossendo in viso, tremando, provando imbarazzo, vergognandosi ed infine chiudendosi.

Una persona introversa non si chiude in se stessa ma attende il momento e le condizioni per aprirsi con gli altri, con serenità. Al contrario, la chiusura che accompagna la timidezza arreca fastidio alla persona che la prova, è un effetto indesiderato che si preferirebbe debellare.

Ti svelo un segreto! Avvicinati perché voglio dirtelo sottovoce, così da non far scappare le informazioni 🙂 Sia le persone introverse che le estroverse possono essere timide!!!
Sssshhhhh!!! Acqua in bocca 🙂

La timidezza, infatti, non è “assoluta”, ma è legata a determinate situazioni: una persona estroversa può confrontarsi apertamente in un gruppo di amici ma diventare timida rispetto ad un palcoscenico su cui esibirsi e sostenere il peso del pubblico.
Io stesso, nonostante i video che pubblico, sono una persona introversa che un tempo provava una forte timidezza nel parlare con i propri coetanei. Scindere i due concetti e prenderne consapevolezza, però, mi ha aiutato a rispettare il mio modo di essere e pian piano a rasserenarmi rispetto al mio essere timido.
Ti racconto il mio stato d’animo in cui potresti rispecchiarti.

Diario di una persona timida

Sei una persona introversa e partecipi alle riunioni, agli incontri in comitiva o alle discussioni in classe. Ad un certo punto, qualcuno ti dice “Ma tu non dici mai niente??”, e da quel momento in poi ti assale questo dubbio: “E se gli altri pensano che non dica niente perché ho la testa vuota? Se pensano che sia stupido?”. Ti arrovelli in questi pensieri e decidi di dimostrare a tutti che non è così, imponendoti di esprimere la tua opinione alla prima occasione utile.

Quando finalmente è la tua occasione, sei lì sul punto di prendere parola per mostrare a tutti la validità dei tuoi pensieri ma una vocina ti sussurra all’orecchio: “E se dico una cavolata? Se gli altri mi prendono in giro? Se mi impappino e tutti ridono?”. E così, ancora una volta, ti blocchi e ti senti in colpa per non esser riuscito a dire qualcosa mentre le altre persone lì con te non hanno provato le tue difficoltà.

Ti rivedi? Quadra anche per te? Per me è stato proprio così e quelle che ti ho descritto sono le mie sensazioni di un tempo, costanti e martellanti ogni singolo giorno.

Timidezza e paura del giudizio

Come vedi, alla base della timidezza vi è la paura del giudizioNon solo quello degli altri, ma quello che io, tu, ogni persona introversa esprime verso se stessi: essere estroversi è giusto, mentre il resto è sbagliato.
È da questa aspra critica che tutto parte, alimentando un loop senza fine di paure e timori che causano disagi. La soluzione, così, diventa indossare gli abiti della persona che non si è, troppo stretti per sentirsi comodi.

Se sei una persona introversa, non c’è nulla di sbagliato in te. È semplicemente un modo di essere, come lo è l’estroversione. Concentrati allora sul mantenere viva la tua modalità di esistere.
Lo so, in questa società in cui apparire è tutto è come se la persona stravagante ed aperta fosse più accettabile delle altre. Ma è davvero così?

Se pensi soltanto ad essere te stesso, tutte le tensioni e le paure pian piano si placano in modo naturale e come risultato riuscirai ad aprirti con maggiore facilità e fluidità.
Non vuoi esporti? Benissimo, non farlo!
Vuoi dire qualche parola? Inizia, con ciò che puoi sostenere facilmente. Fosse anche una sola frase, poiché sicuramente sarà significativa per altri.

Vuoi dare un maggiore contributo senza esporti? Allora manifesta la tua caratteristica più forte: l’ascolto! Oggi le persone hanno tanto bisogno di raccontarsi a qualcuno che sia disposto ad ascoltarli: prova in questo modo e vedrai che le persone si sentiranno accolte da te.

Lavora su di te

Spero che questa riflessione ti sia utile e che vorrai condividerla con i tuoi amici a cui può dare qualche stimolo.

Se inoltre vuoi lavorare ancora su di te ricevendo ogni mattina un nuovo spunto, mandami un messaggio Whatsapp al 3293211971 scrivendo la parola “Consiglio”. È anche il modo più semplice per metterci in contatto.

Ascolta “Timidi e introversi: niente di sbagliato nel proprio modo di essere” su Spreaker.

Sebastiano Dato

Sebastiano Dato

Ho già aiutato centinaia di persone sensibili verso gli altri a sbloccarsi e aumentare l’autostima, per centrarsi su di sé senza sensi di colpa, affermarsi nelle relazioni e sentirsi riconosciute e gratificate.

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