Come superare la PAURA DI FALLIRE se ti impedisce di seguire la tua strada e realizzarti

Tempo di lettura: 4 minuti
Non segui la tua strada perché hai paura di fallire?

Se stai leggendo questo articolo, molto probabilmente vuoi cambiare lavoro o vuoi realizzare il tuo progetto personale per cambiare definitivamente vita. Solo che senti un blocco, ovvero la paura di fallire che ti impedisce di svoltare.

Ci sono due cose che devi subito sapere:

  • La prima è che la paura di fallire non è innata nell’uomo, ma l’abbiamo imparata nel tempo. Ciò significa che possiamo apprendere come superarla e fare nostra un’altra modalità che ci permetta di sbloccarci e agire.
  • La seconda, un po’ meno buona, è che se non stai facendo nulla per superarla vuol dire che la stai usando come scudo per proteggerti. Solitamente, proteggerti dal giudizio.

Siamo infatti abituati a pensare che quando sbagliamo, l’errore che commettiamo qualifichi chi siamo. “Ho sbagliato, quindi sono sbagliato”.

In realtà, noi non siamo ciò che facciamo. Anzi, possiamo e dobbiamo sbagliare a più non posso per migliorarci sempre di più.
Vediamo allora quali sono i 4 step per superare la paura di fallire e la sensazione di non potercela fare.

Puoi guardare il video oppure ascoltare la versione podcast.

Riassumiamo i punti principali.

Come superare la paura di fallire?

Segui questi 4 step per imparare a non aver paura del fallimento.

1 Definisci cosa significa per te fallimento

Ognuno di noi rappresenta soggettivamente il fallimento. Molto spesso, però, ci si basa su ideali di vita di successo che sono dettati dalla società o dai social. Essere acclamato da tutti, ad esempio, oppure avere una vita da sogno da ritrarre nelle foto di Instagram.

Molto probabilmente tutto questo non ti interessa neanche, ma lo stai tenendo in considerazione senza accorgertene. Allora, definisci la tua idea di fallimento.

La mia allieva Giuse non si sentiva mai pronta ad avviare il suo progetto di consulenza perché temeva che avrebbe fallito se non fosse riuscita ad aiutare tutte le persone nei loro problemi. Ha poi scoperto che a lei non interessa lavorare con tutti ma solo con una cerchia ristretta di persone che hanno un problema ben specifico.
Questo passaggio le ha permesso di tirare un sospiro di sollievo e di mettere su la sua attività, da zero, con il primo cliente e la prima collaborazione durante il percorso insieme.

2 Stabilisci degli obiettivi minimi da raggiungere

Solitamente leggo dell’importanza di avere obiettivi ambiziosi, ma nessuno parla mai di traguardi minimi da raggiungere basati sulle tue necessità.

  • Quanto ti serve per vivere? Calcola le tue spese, facendo anche dei sacrifici lì dove devi, in modo da avere il guadagno minimo da raggiungere per poter dire “Ce l’ho fatta, vivo del mio nuovo lavoro”. Spesso ci riempiamo di cose superflue che rendono la nostra meta lontana se quantificate. Eliminale.
  • Quanto avrai appreso nel percorso? Avviare il tuo nuovo progetto richiederà sicuramente delle nuove competenze. Quali avrai appreso, anche in caso non dovesse andare in porto la tua strada?
    Ad esempio, lavorando online ho dovuto imparare a fare video, a scoprire il mondo del digital marketing, ho studiato molto di più per migliorarmi e ho creato nuove connessioni. Si tratta di un valore inestimabile che rimarrà sempre con me, anche qualora dovessi chiudere baracca e burattini.
  • Quale impatto vuoi avere nel mondo per partire? Connettersi al proprio scopo profondo è essenziale. Iniziare la tua nuova strada professionale con l’idea di cambiare radicalmente il mondo, però, può disorientarti.
    Qual è, invece, il singolo aspetto su cui vuoi fare la differenza? Qual è la persona, anche soltanto una, su cui vuoi avere impatto positivo?

3 Conosci il peggior scenario possibile che possa verificarsi

Impara a conoscere il fallimento. Spesso ciò che fa paura è il futuro, l’ignoto. Impara allora a conoscerlo nella tua mente attraverso un esercizio che Tim Ferris propone in un suo Ted Talk.

Prendi un foglio e dividilo in tre colonne, rispettivamente: Definizione – Prevenzione – Riparazione.

  • Definisci lo scenario di fallimento. Nella prima colonna descrivi cosa potrebbe accadere se il tuo progetto fallisse. Non aver paura di entrare nel dettaglio: si tratta proprio di definire le tue peggiori fantasie nel mondo più specifico possibile.
  • Azioni per Prevenire. Cosa potresti fare per prevenire quanto appena descritto nella prima colonna? Soffermati su tutte le azioni e le possibili soluzioni che rientrano nel tuo controllo (per intenderci, “Rimandare a un momento migliore” non è nel tuo potere, ma lo è chiederti “Cosa posso fare per rendere migliore questo momento?”).
  • Crea un Riparo. La probabilità che non tutto vada come previsto esiste, non bisogna negarlo. Ma adesso che hai dipinto il possibile scenario apocalittico, cosa succede? In altre parole, come puoi riparare per ritornare alla situazione di partenza?

    Solitamente facendo questo esercizio ci si accorge che in fondo è più facile del previsto fare un passo indietro. Anzi, lo si fa con un bagaglio più ricco di competenze e risorse da potersi rigiocare.

4 Contatta la paura, convivi con lei, allena il coraggio

Impara a contattare la paura. Essendo un’emozione, essa fa parte di te. In quanto tale, ha un messaggio utile alla tua esistenza.

La paura ti permette di stare all’erta, di prepararti al meglio e di evitare di essere uno sprovveduto, ovvero di compiere scelte avventate senza averci riflettuto sopra neanche un po’.

Quello che bisogna evitare è farsi bloccare dalla paura. Ecco quindi che avere coraggio non significa compiere scelte eroiche, ma al contrario vuol dire agire nonostante la paura. Questo è il trucco: imparare a convivere con la paura, sentirla fino in fondo e renderla un potente alleato che sta dalla nostra parte, e quando cerca di prendere il sopravvento saperla gestire e rassicurarla.

Conclusione

Per superare la paura di fallire, definisci cosa significhi per te “fallimento”, stabilisci degli obiettivi minimi da raggiungere, conosci il peggior scenario che potrebbe verificarsi e, infine, impara a convivere con la paura e a contattarla.

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Alla prossima,
Sebastiano

Sebastiano Dato

Sebastiano Dato

Ho già aiutato centinaia di persone sensibili verso gli altri a sbloccarsi e aumentare l’autostima, per centrarsi su di sé senza sensi di colpa, affermarsi nelle relazioni e sentirsi riconosciute e gratificate.

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