Effetto Pigmalione: le convinzioni generano cambiamento

Tempo di lettura: 3 minuti

Effetto Pigmalione: quando le convinzioni generano cambiamento

“Effetto Pigmalione”, cioè quando le convinzioni generano cambiamento.

Pigmalione secondo il mito classico era il re di Cipro, amante della scultura, in grado di creare grandiose opere d’arte. Tanto che scolpì una donna così bella da innamorarsene. La dea Afrodite rimase commossa dall’amore che Pigmalione provava per la sua opera e decise di fargli un dono: regalò la vita alla scultura cosicché si potesse portare a compimento e realizzare la loro storia d’amore, divenuta reale.
Cosa c’entra il mito con la crescita e il benessere personale? Perché si parla di Effetto Pigmalione?

Guarda il video per scoprirlo. In alternativa, puoi ascoltare la versione audio in fondo alla pagina o continuare a leggere.

Lo studio sulle convinzioni

È importante se facciamo un salto alla fine degli anni sessanta, quando un ricercatore psicologo di Harvard, Robert Rosenthal (da cui anche il nome alternativo “Effetto Rosenthal”), si reca con la sua equipe in una scuola americana e comunica alla dirigenza: “Abbiamo inventato dei test innovativi in grado di prevedere i risultati scolastici dei vostri studenti”. La scuola allettata dalla scoperta, aprì le porte a questa innovazione straordinaria e dai risultati degli esami poterono estrapolare i nomi degli studenti più intelligenti e riferirli agli insegnanti.

Ora, fin qui tutto bene… se non fosse che non vi fu nessun test reale e che i nomi degli studenti più intelligenti furono scelti totalmente a caso. L’anno successivo, quando tornarono a fare dei test veri sul quoziente intellettivo, riuscirono a estrapolare dei risultati assurdi: gli studenti avevano avuto dei risultati scolastici altissimi e addirittura il loro quoziente intellettivo superava quello dei compagni più grandi di loro. Cosa era cambiato in durante l’anno? La convinzione dei professori.

Gli insegnanti credevano davvero che i loro studenti fossero intelligenti, cambiarono atteggiamento e modo di trattarli in classe e così riuscirono ad avere dei risultati migliori. Questo ci insegna una cosa: che le convinzioni, ciò in cui crediamo, genera cambiamento in noi stessi, nei nostri atteggiamenti, ma anche cambiamento nelle persone che ci circondano. Muta varia davvero il modo di percepire la realtà e di muoversi nel mondo e agire. Questo non perché ci sia qualche magia di fondo, ma semplicemente perché il cambiamento avviene in quattro fattori.

Ciò in cui credi genera cambiamento

Immagina la situazione di coppia: se sei una persona gelosa e quindi hai paura di essere tradito dall’altra persona, cosa farai?

  1. In primo luogo cambieranno la tua apertura e la tua disponibilità, perché si instillerà nella tua mente il dubbio che genererà del cambiamento nella relazione e nel tuo modo di approcciarti e comunicare.
  2. Secondo fattore che cambia: le risorse, le energie, il tempo che dedichi all’altro perché gran parte di esse saranno utilizzate per verificare le tue ipotesi o controllare le azioni dell’altra persona, e non per costruire in modo positivo la relazione con l’altro.
  3. Terzo fattore è quello del dare peso e importanza a ciò che l’altra persona ti dice perché sarà sempre meno importante e rilevante rispetto a quello che ti dice la tua convinzione. Stai pensando che possa tradirti e quello che ti dice l’altro in realtà non è poi così vero; avrà più importanza la tua ipotesi.
  4. E questo mi porta al quarto punto, cioè quello di avere delle reazioni e dare dei feedback diversi: aspetterai che l’altro faccia un errore e cercherai di marcarlo e sottolinearlo in maniera anche piuttosto violenta ed aggressiva nella comunicazione perché quello “sbaglio” per te significherà una verifica ulteriore, una conferma rispetto alla tua paura di essere tradito.

Sai cosa otterrai? Proprio quello di cui hai timore e paura: l’altro ti tradirà oppure farà in modo di allontanarsi. Non c’è allora un incantesimo, ma il nostro atteggiamento stesso creerà le condizioni affinché si verifichi quello in cui crediamo.

La suggestione dell’Effetto Pigmalione

L’Effetto Pigmalione è proprio una suggestione, un comando che le nostre convinzioni ci suggeriscono affinché possiamo agire è rendere concreto, reale, ciò in cui crediamo. È la profezia che si autoavvera: se credi che sul posto di lavoro, ad esempio, il tuo team non possa raggiungere grandi risultati, non arriverete mai all’obiettivo. Se credi che i tuoi amici non possano fidarsi di te, allora è quello che succederà: si allontaneranno o metteranno delle distanze.

La morale è questa: scegliere le proprie convinzioni è importantissimo.
Abbiamo la possibilità di filtrare le convinzioni che vengono dall’esterno, dall’ambiente o dalle altre persone e scegliere quelle che sono buone; se non ce ne sono, anche di costruire delle alternative che per noi siano convinzioni potenzianti. Allo stesso modo, quando siamo convinti di qualcosa che varia il nostro atteggiamento nei confronti degli altri, scegliere quelle convinzioni che ci fanno raggiungere dei risultati positivi, che ci fanno costruire delle relazioni sane.

Quindi, metti un filtro e decidi quali sono le convinzioni e le cose in cui credere che per te siano buone.
Se vuoi fare questo tipo di lavoro, unisciti al training giornaliero sulla gioia per ricevere, gratuitamente, un consiglio giornaliero che ti aiuti a migliorare la tua vita. Mandami un messaggio Whatsapp con scritto la parola “Consiglio” al numero 3293211971.

Ascolta “Effetto pigmalione: le convinzioni generano cambiamento” su Spreaker.

Sebastiano Dato

Sebastiano Dato

Ho già aiutato centinaia di persone sensibili verso gli altri a sbloccarsi e aumentare l’autostima, per centrarsi su di sé senza sensi di colpa, affermarsi nelle relazioni e sentirsi riconosciute e gratificate.

Commenta