Il difficile mondo degli adolescenti – La serie Tredici

Tempo di lettura: 3 minuti

Mondo degli Adolescenti Tredici

Tredici – La serie Netflix che da uno sguardo al Mondo degli Adolescenti

Tredici, il titolo della serie Netflix del momento che sta facendo parlare tanto di sé. Adattamento del romanzo scritto da Jay Asher, si tratta di un thriller psicologico che mostra il primo piano delle difficoltà, dei disagi, del senso di appartenenza al gruppo e di esclusione che caratterizzano il mondo degli adolescenti.

La Storia – “Ecco perché mi sono uccisa”

Hanna Baker, appena diciassettenne, decide di porre fine tragicamente alla propria vita.
Due settimane dopo, Clay Jensen trova sulle scale di casa un pacco con dentro tredici audiocassette: tredici storie che la stessa Hannah ha deciso di incidere prima di uccidersi per raccontare chi e cosa l’hanno spinta a farlo.

Il pacco viene consegnato a turno a ciascuna delle persone presenti nelle cassette e Clay, dunque, è una di queste. Soltanto completando l’ascolto potrà scoprire qual è il suo ruolo nella straziante storia della ragazza e quale sia la sua colpa.

Essere più Deboli nel Mondo degli Adolescenti

Non voglio spingermi nel campo delle recensioni, né farò alcun tipo di anticipazione. Il motivo per cui voglio parlare di questa serie è la capacità di dipingere un quadro che, nell’era della totale esposizione mediatica e del facile bersaglio, non è poi così distante dalla realtà.

Per gli adolescenti, infatti, è sempre più facile cadere nel mirino dei compagni che tendono a farsi notare e a prendere il sopravvento con forza e prepotenza, a discapito di chi rimane da solo e non riesce a proteggersi.

Aspetto, bassa notorietà, buona resa scolastica, possibilità economiche, particolari condizioni familiari: sono alcuni dei motivi per cui si è discriminati, diventando quasi una colpa agli occhi di chi subisce.

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Gli Adulti nel Mondo degli Adolescenti

Allo stesso modo, non è così difficile che gli adulti non capiscano ciò che vivono i ragazzi. Forse perché ancora troppo giovani; forse perché le “cose da grandi” sono troppo complesse, mentre ciò che riguarda un adolescente è ancora una sciocchezza.

In Tredici, genitori e insegnanti appaiono lontani e totalmente estranei alle dinamiche adolescenziali. Non è chiaro se ciò avvenga perché non si hanno gli strumenti per curare la relazione con loro o perché sono gli stessi ragazzi a voler tenere nascosti i dettagli della loro vita. A dirla tutta, spesso non è chiaro neanche nella realtà.

Tuttavia, è frequente che si venga a creare in famiglia e nei contesti di aggregazione un clima basato sul giudizio, su cosa è opportuno fare e cosa non lo è, sulla punizione, sul premio dei risultati e non sull’esaltazione della persona. Ne risultano la paura di esser considerato un delinquente o un buono a nulla e la mancanza di consapevolezza delle proprie risorse, senza essere supportato nella ricerca di un’alternativa valida e adatta al giovane.

Il Silenzio nel Mondo degli Adolescenti

Il silenzio, allora, diventa protagonista. Hannah si aspetta che le persone attorno a lei si accorgano del suo dolore e di quanta sofferenza sia costretta ad affrontare a causa degli atteggiamenti molesti dei compagni, senza però comunicarla a nessuno.

Capita che a volte si assista a una lotta tra le due polarità della ragazza: le sue azioni respingono gli altri e li tengono distanti, ma in cuor suo spera che chi tiene realmente a lei insista e faccia di tutto per proteggerla, nonostante tutto.

È questo il risultato del giudizio degli altri: il silenzio. La paura che aprir bocca voglia dire mettersi tutti contro; rinunciare alla propria originalità pur di non essere emarginati dal gruppo e mettere da parte il proprio bene.
Si comincia così a reprimere le emozioni, a non ascoltarsi e a creare dentro di se l’assunto “è meglio tenersi le cose dentro piuttosto che non essere presi sul serio e peggiorare le cose”.

Tredici è un monito all’Incontro per offrire Aiuto

Ci tenevo particolarmente a offrire un taglio sociologico a quest’analisi di Tredici, sia perché è una serie che vale la pena guardare sia per lo scalpore che sta suscitando a causa dei temi trattati – suicidio, bullismo, violenza sessuale, stalking, discriminazione.

Penso sia importante acquisire tutti gli strumenti necessari a instaurare una sana relazione con gli adolescenti, specialmente in contesti familiari ed educativi. Soltanto così si potrà accogliere il disagio che tengono nascosto dentro di loro e comprenderli rispettandoli. Così che si potrà evitare la tragedia.

Inoltre, è sempre più necessario indirizzare gli adolescenti verso un tipo di sostegno specializzato da parte di professionisti, per supportarli nell’affrontare le difficoltà che la vita pone loro davanti ed evitare che possano sentirsi smarriti e soli. Possono essere aiutati invece ad adattarsi di fronte ai continui cambiamenti che caratterizzano l’adolescenza e a trovare il proprio equilibrio nel passaggio all’età adulta.

Sebastiano Dato

Sebastiano Dato

Ho già aiutato centinaia di persone sensibili verso gli altri a sbloccarsi e aumentare l’autostima, per centrarsi su di sé senza sensi di colpa, affermarsi nelle relazioni e sentirsi riconosciute e gratificate.

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