Non ti prendi del tempo per te?
Un imprenditore, Antonio, mi dice durante una sessione che non riesce a prendersi del tempo per sé stesso.
Sì, riesce a ritagliare degli spazi in solitudine, ma sempre mentre sta facendo altro o sta pensando al lavoro.
Ha l’impressione che tutto pesi sulle sue spalle, dalla famiglia ai suoi dipendenti, e il mondo che sta reggendo non riesce a posarlo neanche per un attimo. Se non lavora non guadagna, e subito parte il pensiero di fallire come imprenditore, come padre e come uomo.
Il costo, però, è che Antonio ha perso l’entusiasmo e quel tempo per sé che desidera proprio non lo trova.
Questo è ciò che accade quando misuri quanto vali in base al numero di cose da fare: più ti adoperi, a lavoro ma anche a casa, più ti senti riconosciuto. Più hai riconoscimento, più ti senti importante.
Eppure, non ti diverti… e non ti godi l’importanza che senti di aver guadagnato.
Quando si parla di amare se stessi, il primo grande passo è quello di comprendere l’importanza di avere del tempo per se stessi, per stare in buona compagnia di sé.
Questo è possibile se segui questi tre passaggi.:
- Comprendi che ci sono cose in cui non sei indispensabile. Ed è il motivo principale per cui dovrai smettere di misurare il tuo valore sulla base delle cose che fai. Sarà una dura verità, ma non hai più bisogno di accompagnare i tuoi figli a scuola se hanno ormai 25 anni e la “scuola” è l’università. Prenderanno i mezzi, o si organizzeranno come fanno “i grandi”.
- Adotta la filosofia “sticazzi” verso il tuo senso del dovere eccessivo. Ai mille pensieri nati dal senso di colpa, aggiungi la parola “sticazzi”, magari aggiungendo il gesto di scuotere le spalle mentre lo ripeti come un mantra (prova, funziona!).
- Organizza la tua vita in base al “piacere”, non al “dovere”. Fissa in agenda degli slot di tempo per te, e organizza tutti gli impegni incastrandoli in base all’appuntamento che hai con te.
Tornando ad Antonio, pensa che non ricordava più l’ultima volta in cui aveva pranzato. Per incastrare più riunioni possibile con i fornitori, si dimenticava persino di dover mangiare.
Da quando blocca in agenda il tempo per sé, anche la pausa pranzo, riesce a lasciare l’ufficio alle 17:00 invece che alle 20:00, si è iscritto in palestra, gioca con i suoi due figli piccoli ogni sera e sa scrollare via lo stress dalle spalle.
E se sente che i sensi di colpa tornano a fargli il solletico, un bel “sticazzi” e passa la paura!
PS: la foto è di un concerto di Niccolò Fabi a cui sono andato ieri. Per farlo, ho dovuto spostare 3 appuntamenti alla settimana dopo… e ne è valsa la pena!
A tutti i pensieri sabotanti, del tipo “Cosa? Vuoi spostare gli appuntamenti? E penseranno di te?” ho risposto “sticazzi”. Se non mi scelgo per primo, come posso aiutare gli altri a scegliersi?
E tu, quali strategie hai per prenderti del tempo per te? Scrivimelo nei commenti.
Se invece senti l’incastro di mettere al primo posto sempre gli altri e i ritagli di tempo che rimangono non ti bastano, posso aiutarti a prenderti lo spazio che meriti e a cambiare visione di te nel mio percorso 3 Mesi per Affermarti.
Richiedi la chiamata gratuita di 30 minuti nella pagina del percorso, dove potrai vedere anche le testimonianze dei miei ex allievi in cui raccontano la trasformazione che insieme abbiamo realizzato.