Come smettere di compiacere sempre gli altri (e perché lo fai)
In sintesi La tendenza a compiacere sempre gli altri nasce dalla propria storia. Si tratta del modo che hai trovato in passato per mantenere la
In sintesi La tendenza a compiacere sempre gli altri nasce dalla propria storia. Si tratta del modo che hai trovato in passato per mantenere la
In sintesi La sofferenza emotiva non dipende dagli eventi, ma dai pensieri con cui li interpretiamo. La tecnica ABC è efficace per imparare a riconoscere
Riconoscere i propri bisogni è importante per capire come agire nel mondo. Attraverso l’ascolto di sé, infatti, è possibile orientare le proprie azioni al fine di sentire che le proprie necessità sono state soddisfatte. Come fare?
Quando finisce una relazione, si ha il bisogno di fermarsi per poter sentire la delusione, la rabbia e la tristezza. Ma anche per poter fissare i momenti belli e prendersi tutto quello che di buono è stato vissuto e che oggi rende la persona che si è diventati. Per potersi centrare su sé stessi e prendersi le cose che rispecchiano i propri bisogni e desideri.
“Perché sono troppo sensibile?” è una domanda che contiene dentro di sé un giudizio e che fa sentire sbagliati. La sensibilità non è un errore né una condanna: va soltanto maneggiata con cura, gestita e tutelata. Solo proteggendo il proprio essere sensibile ci si potrà accettare e si potrà trasformare la sensibilità nella propria risorse per vivere relazioni piene.
Senza confini personali non può esserci relazione. Imparare a stabilire i tuoi confini vuol dire aiutare l’altro a muoversi nella relazione con te, stabilendo la giusta vicinanza e permettendo che ognuno mantenga la propria identità.
Per sentirsi più sicuri in una relazione bisogna imparare ad assumersi la responsabilità dei propri bisogni e desideri. Sarà necessario non dubitare dell’altro, osservando i pensieri in modo distaccato, prendendosi cura della propria identità e affidando alla persona che si ha accanto le proprie emozioni e le proprie fragilità.